Odg per la seduta n. 142 della commissione Agricoltura e Produzione Agroalimentare
SENATO DELLA REPUBBLICA
------------------- XVIII LEGISLATURA --------------------


9a Commissione permanente
(AGRICOLTURA E PRODUZIONE AGROALIMENTARE)


142a seduta: martedì 3 novembre 2020, ore 15,30

ORDINE DEL GIORNO

PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazione interrogazione svolta
IN SEDE REDIGENTE

Seguito della discussione del disegno di legge:
Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell'acquacoltura con metodo biologico (Approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Maria Chiara Gadda ed altri; Susanna Cenni e Antonella Incerti; Parentela ed altri; Golinelli ed altri)- Relatore alla Commissione MOLLAME
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 10ª, della 11ª, della 12ª, della 13ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(988)Seguito discussione e rinvio


IN SEDE CONSULTIVA

I. Esame congiunto dei disegni di legge:
1. Paola NUGNES. - Misure e strumenti per la rigenerazione urbana
(Parere alla 13a Commissione)
(1943)
2. BRIZIARELLI ed altri. - Norme per la rigenerazione urbana
(Parere alla 13ª Commissione)
(1981)
- Relatrice alla Commissione BITI Esame congiunto, congiunzione con il seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge nn. 1131 e 1302, e rinvio

II. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. FERRAZZI ed altri. - Misure per la rigenerazione urbana
(Parere alla 13a Commissione)
(1131)
2. Luisa ANGRISANI ed altri - Modificazioni alla legge 6 ottobre 2017, n. 158, in materia di sostegno e valorizzazione dei piccoli comuni e di riqualificazione e recupero dei centri storici dei medesimi comuni
(Parere alla 13ª Commissione)
(1302)
- Relatrice alla Commissione BITI Seguito esame congiunto, congiunzione con l'esame congiunto dei disegni di legge nn. 1943 e 1981, e rinvio

ESAME DI PROGETTI DI ATTI LEGISLATIVI DELL'UNIONE EUROPEA

Esame, ai sensi dell'articolo 144, commi 1 e 6, del Regolamento, del progetto di atto legislativo dell'Unione europea:
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) 2018/848 relativo alla produzione biologica per quanto riguarda la sua data di applicazione e alcune altre date in esso previste  - Relatore alla Commissione MOLLAME
(Pareri della 10ª e della 14ª Commissione)
(n. COM(2020) 483 definitivo) Esame e rinvio
INTERROGAZIONE ALL'ORDINE DEL GIORNO


NATURALE, RUSSO, MININNO, NOCERINO, TRENTACOSTE, CAMPAGNA, ROMANO, GIANNUZZI - Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali.

Premesso che:

l'Ente nazionale cinofilia italiana (ENCI) è un'associazione di allevatori a carattere tecnico-economico, con sede a Milano, che ha l'importante incarico di rilasciare le attestazioni ufficiali della purezza delle razze canine, e dunque di tutelare le razze canine riconosciute pure, migliorandone e incrementandone l'allevamento, nonché disciplinandone e favorendone l'impiego e la valorizzazione ai fini zootecnici, oltre che sportivi;

l'ENCI regola e controlla la produzione e l'allevamento dei cani di razza con particolare riguardo alle esigenze della cinotecnia italiana e cura la tenuta dei libri genealogici e registri anagrafici;

è fatto obbligo agli iscritti al registro degli allevatori dell'ENCI del libro genealogico del cane di razza di rispettare il regolamento denominato "codice etico dell'allevatore di cani";

considerato che:

l'allevamento e la selezione del cane sono associati a responsabilità di tipo etico, che richiedono una gestione seria e onesta;

l'art. 11 del codice etico dell'ENCI recita: "Non accoppiare femmine troppo giovani, non prima del secondo calore, o troppo anziane. Dopo i sette anni di età è opportuno ottenere un certificato veterinario di idoneità alla riproduzione". Nonostante quanto sancito, per alcune cucciolate non vengono rispettati i requisiti di età della madre, talvolta incinta anche al primo calore o in età avanzata, e vengono rilasciati i pedigree senza alcun problema;

inoltre, nonostante l'art. 16 reciti che "È opportuno che una fattrice, a salvaguardia del suo benessere, non abbia più di cinque cucciolate nella sua vita", vi sono diverse casistiche, con percentuali molto alte, di femmine utilizzate 8 o 10 volte nel loro ciclo vitale e poi vendute perché non più utili all'allevamento;

i controlli veterinari sono pochi e spesso inadeguati nelle prove di lavoro (dette anche "prove di selezione zootecnica") non tenendo conto del benessere degli animali;

considerato inoltre che, a quanto risulta agli interroganti:

l'art. 9 del codice etico sancisce: "Far riprodurre cani sani, cioè privi di malattie manifeste o impedimenti a una corretta funzionalità o portatori di patologie ereditarie rilevate";

nelle prove selettive canine spesso gareggiano soggetti con displasie gravi (com'è accaduto in occasione del campionato sociale del club amatori pastore belga), senza che le aziende sanitarie locali di competenza ne fossero al corrente;

di rado vengono effettuati controlli sulle cucciolate, lasciando spazio alla falsificazione dei certificati di origine, come ad esempio pedigree con caratteristiche non contemplate negli standard di razza, o pedigree rilasciati per cuccioli la cui madre risultava morta prima della loro nascita,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della gravissima situazione descritta;

quali iniziative intenda adottare per richiamare l'ente alle sue responsabilità e garantire una gestione etica e onesta, come previsto dal regolamento;

quali misure ritenga di intraprendere per dare certezze a quanti lavorano presso l'ENCI e a quanti fanno ad esso riferimento.


(3-01990, già 4-04142)